Franco Carmelo Greco (a cura di)
Percorsi della scena
Cultura e comunicazione del teatro nell’Europa del Settecento
€ 41,30, pp. 788, ISBN 88-86767-07-3 (2001)

...Nell’opera progettata dal prof. Franco Carmelo Greco, storico del teatro, affronta i problemi della scrittura e della produzione drammaturgia posti in una relazione culturale che collega le capitali europee durante il secolo di lumi. Attraverso i contributi degli studiosi emerge il ruolo comunicativo fondamentale del teatro ed il percorso che lega il cuore dell’Europa: Mosca, Parigi e Vienna, al cuore del Mediterraneo: Napoli, Palermo e Malta. Il testo, attraverso la stampa di numerosi inediti, ribadisce la funzione non periferica né provinciale che la scena napoletana seppe svolgere in questo tessuto di rapporti, ed anche la sua capacità di filtro tra sensibilità e culture del teatro.

Francesco Cotticeli (a cura di)
Il Rosario
€ 5,00, pp. 110, ISBN 88-86767-34-X (1997)

...Lo straordinario ritratto del mondo chiuso e ferocemente autoritario della aristocrazia siciliana di fine '800, l'antica trasgressione, la colpa che torna a minacciare gli equilibri di una gerarchia sociale e affettiva indiscussa, la scoperta della tremenda falsità che si annida nel reale, l'inesprimibile sofferenza delle coscienze, rassegnate o tenacemente orgogliose, sono i motivi che si intrecciano nel Rosario di De Roberto, altissima prova teatrale che tratteggia, con inquietante attualità, la tragedia dell'esistenza sottratta ai destini della vita e della storia.

Paologiovanni Maione
Giulia De Caro «Famosissima armonica» e il bordello sostenuto del sig. don Antonio Muscettola
€ 5,00, pp. 144, ISBN 88-86767-35-8 (1997)


...Attraverso uno sguardo critico sulle vicende umane e professionali di Giulia de caro "seu Ciulla della Pignasecca(Napoli 13 luglio 1646 - 17 novembre 1647) - sostenuto da nuove acquisizioni documentarie e accompagnato dall'inedito "Poema del Signor Don Antonio Muscettola" Il Bordello Sostenuto - si intende offrire un quadro esauriente sulla vita della celebrata "canterina", la cui esperienza, da meretrice a impresario, è esemplare per sondare la condizione femminile di una delle più autorevoli artiste della seconda metà del Seicento napoletano.